Revenge porn

Revenge porn

In generale

Con la locuzione “revenge porn” (di origine anglosassone) si sintetizza il comportamento di quel soggetto che, dopo aver realizzato o sottratto immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, li invia, consegna, cede, pubblica e diffonde senza il consenso delle persone rappresentate.

Disciplina

Tali comportamenti sono disciplinati e perseguiti dall’art. 612 ter “Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti” del codice penale, il quale prevede per i suoi trasgressori pene da uno a cinque anni di reclusione e multe da euro 5.000 a euro 15.000.

Viene, inoltre, punito chi, dopo averli ricevuti o comunque acquisiti, effettua le medesime azioni, al fine di recare danno alle vittime.

Circostanze aggravanti 

Sono previsti degli aumenti di pena qualora tali comportamenti siano compiuti:

1.  dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è (o è stata) legata da relazione affettiva alla persona offesa

2.  attraverso strumenti informatici o telematici.

3. In danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica.

4.  In danno di una donna in stato di gravidanza.

Come tutelarsi?

Se si è vittime di tali comportamenti è consigliabile rivolgersi ad un legale e valutare nell’immediato le strade percorribili, ovvero:

-   sporgere querela (entro 6 mesi)

-   proporre istanza all’ Autorità Garante per la Protezione dei dati personali, richiedendo la rimozione o deindicizzazione dei siti web che hanno pubblicato il materiale;

-  attivare i rimedi civilistici ordinari per tutelare la propria immagine, sia in via inibitoria che in via risarcitoria.

Lo Studio Legale dell’Avvocato Giuseppe Antonio Brundu assiste quotidianamente sia le vittime che gli indagati dei reati di Revenge porn (art. 612 ter c.p. "diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti), affiancandoli in tutto il percorso stragiudiziale-giudiziale, mirato alla tutela e difesa dei legittimi diritti.

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Urgenze: 

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